La filantropia può migliorare il brand delle imprese
Secondo un articolo del New York Times sempre più aziende decidono di investire nell'ambito filantropico: ecco perché. L'approfondimento di Chiara Lodi Rizzini
19 Dicembre 2017
Le imprese stanno imparando che la filantropia fa bene anche all’impresa stessa. È quanto sostiene un recente articolo pubblicato dal New York Times.
Secondo uno studio del CECP (Committee Encouraging Corporate Philanthropy) e di Conference Board, quest’anno un terzo dei dipendenti delle aziende analizzate ha preso parte a progetti di volontariato di impresa, indice di come un atteggiamento socialmente attento da parte dei propri datori di lavoro potrebbe migliorare il livello di attaccamento dei dipendenti. Ma anche i consumatori sono più consapevoli: il 65% dei cittadini statunitensi, riporta l’articolo, verifica se, quando un’impresa dichiara di occuparsi di questioni economiche o sociali, tali dichiarazioni corrispondono al vero – percentuale che sale al 76% per i Millenials, generazione che numerosi studi riportano come particolarmente attenta all’impatto sociale e ambientale dei loro acquisti.
Inoltre, il 76% dei potenziali consumatori si rifiuterebbe di acquistare un bene o servizio di un’impresa che operi in disaccordo con le proprie convinzioni. “Le imprese comprendono che dimostrare l’impatto delle proprie scelte filantropiche è importante per la costruzione e per il rafforzamento del brand” racconta Kevin McDearis, vice presidente di Blackbaud, impresa di software che si occupa anche di misurazione di impatto.